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KRZYZ

Apr 30, 2018

IL RITIRO DEI LAICI SALETTINI

Nei giorni 20-21-22 aprile noi laici salettini di Roma abbiamo partecipato a Salmata di Nocera Umbra presso il Santuario di Nostra Signora de La Salette al periodico ritiro spirituale, aperto a tutti, sul tema “Contemplazione ed ascolto delle sette parole di Gesù sulla Croce”, guidato da Padre Heliodoro Santiago, m. s, nostro Responsabile nazionale.

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   Gesù parla sette volte dall’alto della croce. Sono le sue ultime parole prima della risurrezione. All’avvicinarsi della morte, Egli ci fa conoscere quello che si agita nel suo cuore. Il testamento che ci lascia in questo modo, ci è estremamente caro.
   La Pasqua è la prima solennità dei cristiani e quella più importante. Centro della propria fede e vera festa della nostra esistenza. Si celebra il vero mistero della fede, il mistero che Cristo ha vinto la morte e ci rende partecipi della sua risurrezione. Raccolta di istruzioni per la vita cristiana.
   Le conferenze che vi propongo vogliono essere d’aiuto perché comprendiamo il mistero della nostra redenzione per mezzo di Gesù Cristo e quello della nostra vita, e perché ci dissetiamo alla fonte che ci è stata resa accessibile dalla morte e dalla risurrezione di Gesù.
   Il sette è il numero della trasformazione. Sette è da sempre un numero sacro. La settimana ha sette giorni. Conosciamo i sette sacramenti e i sette doni dello Spirito Santo. Vogliamo unire a questo significato del sette, la sette parole di Gesù sulla croce.
   La tradizione spirituale ha molto amato queste sette parole. In esse ha sentito lo Spirito di Gesù. In queste parole, per così dire, è condensato lo Spirito di Gesù. Nel momento in cui meditiamo queste frasi di Gesù sulla croce e le lasciamo penetrare nel nostro cuore, siamo ricolmati e trasformati sempre di più dallo Spirito di Gesù.
   Possiamo reagire in vari modi a queste sette parole di Gesù. La prima possibilità è quella di inserire queste frasi di Gesù nelle nostre sette paure fondamentali, che tornano sempre a colpirci. Le parole di Gesù vogliono trasformare e guarire le nostre paure. La seconda è intenderle come sorgenti a cui possiamo attingere per rinvigorire la nostra fede e per guarire le nostre ferite. La terza possibilità: il mistero della nostra redenzione. Allora faremo l’esperienza dell’amore di Gesù Cristo, un amore che perdona. La quarta possibilità: le parole di Gesù sono espressioni del suo amore con il quale, sulla croce, ci ha amato fino alla fine. Tenendo le parole di Gesù nel nostro cuore, esso viene riempito dell’amore che egli ci ha dimostrato sulla croce.

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Abbiamo iniziato col riflettere sulla Via Lucis dove sono state inserite, di volta in volta le appropriate parole di Gesù sulla Croce, per riscoprire la Sua morte e la Sua risurrezione come fonte della pace, come energetico della gioia, come stimolo alla novità della storia, ampliata nell’attuazione del nostro oggi, che è l’oggi di Dio.
Ognuna delle quattordici stazioni comprendeva: la lettura di un passo del Vangelo con l’immediata proiezione della slide di un’opera d’arte che ne illustrava l’argomento; un breve silenzio di meditazione; un profondo ed accurato commento a quanto letto, quindi un canto ed una preghiera. Le meditazioni sono state molto interessanti e condotte con agilità, competenza e seguite, da noi, nonostante il notevole protrarsi, con attenzione.
I canti ci sono stati proposti da alcuni componenti del gruppo del Rinnovamento nello Spirito del vicino paese di Gualdo Tadino che hanno con noi condiviso questa esperienza.
La seconda parte del ritiro è stata incentrata sulle “sette parole”: sui significati e sulle motivazioni che hanno spinto gli Evangelisti a riferirle in modo totalmente autonomo.
La traccia delle meditazioni dataci da Padre Heliodoro

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LE SETTE PAROLE DI GESÙ SULLA CROCE


1 22Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa "Luogo del cranio", 23e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato - e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. 24Perciò dissero tra loro: "Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca". Così si compiva la Scrittura, che dice:
Si sono divisi tra loro le mie vesti
e sulla mia tunica hanno gettato la sorte.
E i soldati fecero così.
25Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. 26La scritta con il motivo della sua condanna diceva: "Il re dei Giudei". 27Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra.
29Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: "Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, 30salva te stesso se tu sei Figlio di Dio, scendendo dalla croce!". 31Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: "Ha salvato altri e non può salvare se stesso! 32Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!". 43Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: "Sono Figlio di Dio"!"…
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. 34Alle tre, Gesù gridò a gran voce: "Eloì, Eloì, lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". 35Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: "Ecco, chiama Elia!". 36Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: "Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere". 49Gli altri dicevano: "Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!".

2 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. 26Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!". 27Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!". E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.

3 Gesù diceva: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno".

4 Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: "Ho sete".

5 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!". 40L'altro invece lo rimproverava dicendo: "Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male". 42E disse: "Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno". 43Gli rispose: "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso".

6 Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.
Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: "È compiuto!".

7 Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
39Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, dava gloria a Dio dicendo: "Davvero quest'uomo era Figlio di Dio!". 48Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto.

SAN MATTEO 27 --- SAN MARCO 15 --- SAN LUCA 23 --- SAN GIOVANNI 19

Anche questa seconda parte ci ha impegnato parecchio. Momenti forti sono stati la Messa e l’adorazione Eucaristica celebrate nella nuova Cappella del centro Soggiorno e la Messa domenicale con la comunità parrocchiale. Come è nostro stile non abbiamo solo pregato ma anche cantato, riso, scherzato e…mangiato e soprattutto vissuto momenti di fraternità ed amicizia, il tutto accarezzato da una meravigliosa brezza e riscaldato da un prepotente sole primaverile.


Ginetta

1175

Parola per oggi

Sante Messe

Domenica,    8:30; 10:00;  11:30;  18:30

Lun-Sab,       9:00;  18:30

 

Pro Memoria

L'umanità è una grande e  immensa famiglia ... Troviamo la dimostrazione di ciò da quello che ci sentiamo nei nostri cuori a Natale.
(Papa Giovanni XXIII)

Parrocchia Nostra Signora de La Salette
Piazza Madonna de La Salette 1 - 00152 ROMA
tel. e fax 06-58.20.94.23
e-mail: email
Settore Ovest - Prefettura XXX - Quartiere Gianicolense - 12º Municipio
Titolo presbiterale: Card. Polycarp PENGO
Affidata a: Missionari di Nostra Signora di «La Salette» (M.S.)
 

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